IL GIUDIZIO UNIVERSALE
Questa pastiglia non la devo vomitare/deve stare giù, fare tutto il suo effetto/Vomitata/andata perduta/ con tutto il suo effetto/
Il dottore sorride e mi guarda/di sotto in su dagli occhiali/tossisce come per schiarirsi la gola/e poi non parla/Sorride di nuovo e poi parla/"Anche la malattia è un percorso/non vogliamo e non pretendiamo miracoli./non è vero?/Allora/piuttosto/lo vogliamo trovare questo bandolo della matassa?/Ma soprattutto, recuperiamo la calma/La calma porterà la necessaria lucidità/per trovare il bandolo/Vedrà/Adesso vada/si distenda sul letto/in camera sua/non legga niente/si concentri piuttosto sul respiro/sulle medicine che ha preso/e poi respiri ancora/ con calma/Vedrà una volta imparato a respirare/sarà tutto più facile/Una volta capito/che la danza è fatta di corpo/e che il corpo ha un peso/imparato a gestire il peso/metà del lavoro è fatto/Ma adesso respiri/respiri con calma/Cominciamo da qui, dal respiro"/
Le possibilità e le varianti sono infinite/"Ti farebbe comodo finirla qui"/disse il gatto al topo/"No caro, troppo semplice/mi voglio divertire ancora un po'/voglio giocare di fantasia, con fantasia"/
Tutti mi vogliono vedere guarito/Nessuno mi chiede come sto/Non era un cancro/e la malattia mi ha lasciato una domanda/"Cosa farai ora del tempo che ti è stato concesso?"/
Roberta e Renato ti chiedono se scrivi un diario/ed io rispondo:"E' questo"/
Ho visto Antigone per strada/quella giovane/quanta tenerezza/quanto è dura e difficile la sua sorte in questo tempo/più dura e difficile che per l'altra Antigone/quella vecchia/che di certo ha perso la strada/che di certo si è perduta/Ha perso marito e fratelli/Che cosa ne è stato/che cosa è ancora/che cosa è adesso/lo racconterà domani sera/ed io ascolterò/ascolterò paziente e devoto/Nel passaggio d'acqua/fra una brocca e l'altra/fra una bocca e l'altra/ci sarà qualche goccia/anche per i miei pomodori/
Bello, Rivoluzionario, Anarchico e Nonviolento/
"Cosa farai del tempo che ti è stato concesso?"/Guarderò il dirimpettaio che sta in mutande sul balcone/"Cosa farai del tempo che ti è stato concesso?"/Cercherò di immaginare come saranno i nuovi vicini/
Sbattetela forte la coda/è quello che dovete fare/è quello che ci aspettiamo da voi/Sono i previsti ultimi colpi di coda/Il 21 dicembre questo mondo finisce/la guerra non sarà più splendente/la pace non sarà più noiosa/non ci saranno più finanze/solo bene comune/non ci saranno più sognatori/perché sarà vero/Sbattete forte la coda/ è quello che dovete fare/è quello che ci aspettiamo da voi/Sbattete forte la coda/Sbattete forte la coda, è quello che dovete fare/è quello che ci aspettiamo da voi/
La risposta alla domanda/Alessandro/ è: " Non interrompere il flusso"/La verità è non interrompere il flusso/
L'acqua poi di suo una strada la trova/L'azione da non fare/ è costruire un muro di cemento/che poi di suo alla fine il flusso non si interrompe/l'acqua una strada la trova.
Ali mercatali/Alberi secolari/e poi residenze, transumanze e vie/Vie d'acqua, vie di terra, vie sante e per pellegrini./E dopo?/Dopo la fine del mondo cosa c'è?/Cosa c'è?//Cosa c'è?/Cosa c'è?/C'è il GIUDIZIO UNIVERSALE.
Quando uno scritto trova un titolo lo scritto, si chiude. La riflessione che ha generato questo titolo, e la conseguente felice chiusura dello scritto: "Dopo la Fine del Mondo c'è il Giudizio Universale!" non è mia ma di una persona che stimo molto, persona che volevo qui citare, ma che mi ha chiesto l'anonimato, richiesta che rispetto.
IL GIUDIZIO UNIVERSALE è stato scritto fra l'aprile e l'ottobre dell'anno duemiladodici da Claudio Zanotto Contino
Claudio Zanotto Contino EcoMuseo d'Arte Contemporanea